Ghassan Daya
Un uomo, un amico, un collega. Ghassan Daya è scomparso nel tardo pomeriggio di Mercoledì 08 Ottobre 2008, all'età di 59 anni. Medico di Medicina Generale, nato in Siria, laureato a Bologna nel 1973 e specializzato in ematologia a Modena, per oltre 11 anni ha ricoperto il ruolo di Segretario Provinciale della FIMMG (Federazione Italiana Medici di Famiglia), nonchè ViceSegretario Vicario della Federazione Regionale Emilia Romagna della FIMMG.
Tra i pionieri a Modena della informatizzazione degli studi di Medicina Generale e del loro collegamento in rete, è stato relatore in numerosi convegni e congressi. E' stato, inoltre, componente della Commissione Nazionale della FIMMG che si è occupata di sviluppare il Fascicolo Fanitario informatico.
Ghassan Daya si è costantemente impegnato a valorizzare la figura del Medico di Medicina Generale e la qualità dell'assistenza territoriale, è stato promotore della cooperazione tra i medici di famiglia e tra i fondatori delle cooperative sanitarie nella provincia di Modena (una delle prime esperienze a livello nazionale).
Nella sua vita professionale ha ricoperto anche il ruolo di primo Presidente dell'Associazione Angela Serra per la Ricerca sul Cancro ed è stato tra i promotori del Centro Oncologico Modenese. Negli anni 90, è stato anche tra i fondatori del servizio di assistenza domiciliare oncologica (NODO), che successivamente è diventato uno dei servizi più apprezzati dalla popolazione modenese.
Lascia la moglie Paola, la figlia Lisa con il marito Marcello ed il piccolo Nicola Alberto, di appena 3 mesi e mezzo.
La storia del progetto Jenin
Jenin è città martire del conflitto israelo - palestinese. Situata nel nord della Cisgiordania, è la città più povera dei Territori Occupati. A Jenin è stato costruito un muro per separare la valle del Giordano da quella di Toubas: si tratta di uno sbarramento composto di lastroni di cemento alti fino a 8 metri, con torrette militari, recinti elettrici, filo spinato, trincee. L'opera ha implicato la confisca di terre, la perdita di fonti d' acqua, il taglio di vie di comunicazione, lo sradicamento di 102.320 alberi, l' isolamento totale di 25 comunità dalle loro terre.
Nella provincia di Jenin, il 35 - 40% dei bambini fra i 3 ed i 5 anni frequentano gli asili ufficialmente registrati. In valore assoluto sono circa 7000, su una popolazione totale di 250.000 persone. Vi sono all'incirca 75 bambini per ogni asilo, in media 27 per ogni insegnante. Gli asili registrati e quindi autorizzati sono 95 (non contando le realtà di tipo informale) e sono a gestione privata. Gli insegnanti non sono in genere specializzati, perché non è loro richiesto un diploma, e la formazione avviene sul campo. Sono circa 300 i docenti censiti nella provincia.
Non va taciuto che il numero dei bambini che frequentano gli asili sta in realtà diminuendo: vuoi per ragioni economiche, vuoi per il pericolo che i piccoli corrono dovendo attraversare i posti di blocco militari. Sono quotidiani gli episodi che vedono pulmini fermati per ore ai checkpoint, usati come scudi e quindi coinvolti in scontri armati. Nell'agosto 1996 vi fu la prima visita a Jenin da parte di una delegazione modenese. Ne facevano parte i rappresentanti del Comitato "Modena incontra Jenin": Comune di Modena, NEXUS CGIL e CGIL Modena. Durante la visita si delineò il programma di cooperazione fra le province di Modena e di Jenin, all' interno del quale hanno avuto spazio specifici interventi nel settore educativo.
Il progetto ha mirato alla costruzione di un Centro permanente di formazione per operatori dell'educazione pre - scolare, per attuare la necessaria opera di qualifica ed aggiornamento dei docenti, di coordinamento dei programmi pedagogici e di sensibilizzazione della comunità circa l' importanza di questo servizio per le donne e per le famiglie in genere. La sede per il Centro è stata messa a disposizione dal Governatore nella foresteria accanto alla sede del Governatorato. Il 3 dicembre 2001, il Centro è stato distrutto (insieme alla sede del Governatorato) da missili terra - aria scagliati da Israele.
L'associazione NEXUS EMILIA - ROMAGNA si è a quel punto impegnata a contribuire alla ricostruzione dell' edifico, alla realizzazione di corsi di formazione per gli insegnanti, alla fornitura di materiale didattico ed alla ristrutturazione di 30 asili. La Scuola intitolata a Ghassan Daya, all'atto della sua costituzione, ha versato un contributo di solidarietà, e s' impegna a non far mancare al progetto "Asilo di Jenin" il proprio sostegno nel corso degli anni.
Prima della scomparsa, Ghassan aveva espresso il desiderio che le eventuali donazioni alla sua memoria fossero devolute al progetto NEXUS Emilia - Romagna (causale: Ristrutturazione Asilo Jenin - codice Iban: IT 42 V063850240607400013494).
A chi ci legge chiediamo di dare diffusione. Continueremo così a onorare in modo semplice e degno la memoria di Ghassan.